

Quattro fattori specifici influiscono sul processo di degassaggio del caffè:
- L’alimentazione del silos
- Il degassaggio del caffè
- La conservazione del caffè
- Il passaggio del caffè da silos a macchina confezionatrice
Per ognuna di queste quattro fasi, sono di vitale importanza:
- I consumi di energia
- I consumi di azoto
- Evitare l’ossidazione del prodotto
- Il mantenimento della distribuzione granulometrica senza alterarla durante le varie fasi del processo
- Impedire la contaminazione tra miscele diverse all’interno dell’impianto
È noto che con l’aumento della temperatura, i gas residui, in particolare CO2 aumentano di volume, rischiando di provocare lo scollamento del top delle capsule (o nel caso di pacchetti sottovuoto il rigonfiamento degli stessi). Quindi il degassaggio è indispensabile per mantenere le capsule sigillate ed i pacchetti sottovuoto.
Il sistema BMM distribuito da Colombini, ovvero quello a vuoto spinto, è l’unico in grado di accelerare e controllare il processo di degassaggio.
Il trasporto in vuoto tra silos e confezionatrici è il più efficiente per quanto riguarda i consumi energetici
La conservazione del caffè è a costo zero, non necessitando di azoto.
Le taglie disponibili dei sili sono 150-250-750-1000-1500 Kg
Abbiamo scelto per accelerare il degassaggio ed eliminare la CO2, di estrarla forzatamente, portando il silo a depressioni molto elevate, fino a – 800mbar.
Data la sua efficacia è stata adottata la tecnologia del vuoto spinto anche per i trasporti del macinato, sia in fase di caricamento dei silos, sia in fase di trasporto alle macchine confezionatrici.
Il sistema BMM – COLOMBINI garantisce consumi 10 volte inferiori, rispetto agli altri sistemi.
Nel trasporto del macinato dal macinatore al silos e dai silos alle confezionatrici, il sistema BMM – COLOMBINI è l’unico che garantisce un consumo di azoto nullo e un consumo energetico vicino allo zero, con un risparmio potenziale di diverse decine/centinaia di migliaia di euro/dollari all’anno.
Perché l’utilizzo del vuoto spinto a – 800mbar consente una riduzione del 30-40% nei tempi di degassaggio e di conseguenza la necessità di un minor numero di silos, riducendo l’investimento e gli spazi occupati.
Perché il sistema garantisce consumi di azoto non superiori a 5 m3/h nel caso di silos da 650 kg: non esistono sul mercato consumi inferiori.
Perché durante la fase di conservazione del prodotto, grazie al vuoto spinto all’interno del silo, non è necessario l’utilizzo dell’azoto, con ulteriore evidente risparmio.